“Qui, dove camminano gli angeli”, Evento Letterario di Beneficenza per ArteMuse Editrice
A seguito del tragico evento che ha colpito una delle fondatrici del progetto ArteMuse, i componenti dell’intera squadra del Gruppo Editoriale D and M, i professionisti e gli autori tutti, hanno deciso di partecipare attivamente al suo dolore attraverso un’importante iniziativa: un evento letterario intitolato “Qui, dove camminano gli angeli” in onore della piccola Sara, scomparsa il 4 maggio 2013 a un solo mese dalla nascita e di tutti gli angeli che sono passati velocemente sulla terra.
ArteMuse condivide la dedica che Silvia Albieri, socia fondatrice, ha fatto a Simona Viani e al suo piccolo angelo, volato via a causa di altri impegni:
“Un sorriso su quel visino dolce, il sorriso che terremo sempre nel nostro cuore. Sei venuta da noi solo per mostrarci che gli angeli esistono, e mamma Simo ne ha avuto prova in quei pochissimi istanti in cui le sei stata appoggiata al petto. La tua manina debole è riuscita a stringere il ditino di mamma e papà e con quella piccola stretta hai raccontato loro del paese da dove vieni, il paese delle anime dolci. Un mese con noi può sembrare poco, ma tutto l’amore che hai saputo far crescere nei nostri cuori in questo periodo è quasi un miracolo. Purtroppo dovevamo immaginarlo che al tuo paese non potevano privarsi di una come te e che ti avrebbero richiamata presto, ma oggi vogliamo essere forti, vogliamo essere felici di sapere che un giorno potremo raggiungerti e che tu ci sarai, pronta ad accoglierci con tutto il tuo amore. Ora grazie a te sappiamo che di là ci aspetta qualcosa di importante, sei andata via serena, salutandoci con quel sorriso dolce. Ciao Sara.”
L’evento, aperto a tutti, è istituito con lo scopo di raccogliere e selezionare poesie, racconti, citazioni e pensieri volti a interpretare il proprio personale concetto di Angelo, che dopo attenta valutazione saranno inseriti all’interno di un’antologia pubblicata da ArteMuse Editrice in ricordo della piccola grande Musa che ha ispirato questo progetto.
Il ricavato ottenuto dalla vendita dell’opera sarà interamente devoluto in beneficienza a enti e associazioni di natura sociale.
Non vi sono limiti di partecipazione o di espressione: gli unici parametri da tenere in considerazione sono la lunghezza dei racconti, che non devono superare le 6 pagine word in carattere Arial font 12, e il rispetto del tema scelto.
È possibile allegare immagini o fotografie in bianco e nero di propria appartenenza a supporto del proprio testo, purché insieme alla parte testuale, non superi il limite di lunghezza prefissato.
I partecipanti possono esprimersi a propria discrezione, optando per la forma letteraria che prediligono, mantenendosi coerenti all’argomento indicato.
Per inviare il proprio scritto è sufficiente compilare il form sottostante, dove è possibile allegare il file e concedere l’autorizzazione alla pubblicazione e alle clausole di privacy.
Il termine ultimo per presentare il materiale è stabilito per sabato 20 luglio 2013.
Chiunque desideri contribuire alla realizzazione di quest’opera, non ne riceverà un guadagno economico, ma ne ricaverà molto di più: avrà donato una parte di sé in onore di un sorriso che non si spegnerà mai e che, con questa antologia, vogliamo ricordare per sempre. Il premio più grande che possiate ricevere.
6 Comments
Emilio Rega
Maggio 8, 2013 at 10:36 am"Fossi morto bambino, nella mia assoluta purezza ed innocenza", così pressappoco scrivevo in un compito in classe al liceo a quindici anni, intuendo già allora che la vita, nonostante qualche raro momento di felicità, nella sua essenza in realtà è sacrificio, dolore, espiazione. La morte di un fanciullo, che in un primo momento può apparirci assurda, ingiusta, terribile, a tal punto da suscitare in noi la domanda se la vita effettivamente abbia un senso, non è in effetti giustificabile razionalmente ma può insegnarci, nell'avvertenza della precarietà della vita, che se noi esistiamo il senso della nostra vita lo dobbiamo cercare altrove, in quegli "interminati spazi, sovrumani silenzi e profondissima quiete"come solo l'immaginazione di un grande poeta poteva intuire.
Elisabetta Bagli
Maggio 14, 2013 at 1:43 pmGrazie Emilio!Parole toccanti che con piacere potranno essere inserite nell'antologia 😉 Grazie mille per aver condiviso con noi e qui sdul mio blog la tua sensibilità di poeta e di uomo.
Anonimo
Giugno 8, 2013 at 10:57 amUna poesia a proposito di Angeli:Per te ho disegnato un angelo, ma non vuole aprire le ali,ho disegnato un orologio e il tempo di Natalecon le campane e la cometa in arrivo, ti vola accantoun Angelo un po’ strano se splende il sole va sulla spiaggia ti lascia sola, quando il buio si spande e spuntano le stelle dormeti lascia sola,disegno per lui il profumo del caffèsi sveglia e ti siede accanto,solo un poconon ha compreso il compitoha detto di essere contento delle campane, dell’erba alta delle montagnema vuole andare al mareContinuo a disegnare angelitroverò quello giusto che starà sempre al tuo fiancoche ama la luna e mille stelle che quando la notte calae il sole si alza mette in cammino per te mille carezzeCarla De Angelis
Fiorella Cappelli
Giugno 8, 2013 at 12:45 pmIl cuore di una madre è così “immenso”… ha la capacità e la capienza giusta per accogliere la fugace gioia come un dono e l’incommensurabile dolore come la continuità di un abbraccio senza fine. Quante le volte in cui una madre trema, alla sola idea che ad un figlio possa accadere qualcosa… quante le attese, le aspettative, i sogni e quanto profondo amore scandaglia l’anima! Anch’io come madre ho tremato… tremo e vivo dolore, al pensiero di un abbraccio vuoto di ogni madre. Amo le parole, perché come abbraccio, imprimono il tempo, e tanto più le amo quando divengono condivisione di sentimenti, partecipazione, solidarietà e si stringono attorno ad una corona di spine che sanguina senza fine.
Elisabetta Bagli
Giugno 8, 2013 at 1:09 pmCara Carla, una poesia molto bella che potrebbe far parte del progetto di Beneficenza. Ti invito a inviarla a http://artemuse.altervista.org/qui-dove-riposano-gli-angeli/ e così donare un sorriso agli angeli. Grazie mille!
Elisabetta Bagli
Giugno 8, 2013 at 1:12 pmGrazie per il tuo pensiero, Fiorella, profondo e vero. Le mamme sono sempre le prime che godono e soffrono per i figli, è la naturale condizione di madre che ci porta a tremare e a condividere sogni e aspettative con i nostri figli. Grazie di cuore. Ti invito a partecipare all'iniziativa, se già non l'hai fatto, donandoci le tue splendide parole. Grazie.