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Recensione di “Angelo (in)desiderato” di Nadia Milone, a cura di Elisabetta Bagli

Angelo (in)desiderato è la storia di Laura e Luca, due ragazzi diciottenni, compagni di classe con caratteristiche e problematiche comuni a ogni adolescente della loro età. Nel libro scritto da Nadia Milone questi due ragazzi si trovano ad affrontare gli esami di maturità e anche un evento che condizionerà le loro esistenze, cambiandoli definitivamente, offrendo loro la possibilità di misurarsi con la vita, dimostrando che la maturità non si acquisisce solo sui banchi di scuola, ma vivendo.
Il filo conduttore della storia narrata nel libro è l’insicurezza tipica degli adolescenti. Spesso sono succubi di genitori intransigenti che, per il troppo “amore”, non lasciano libertà ai loro figli di poter fare le proprie esperienze e di seguire la propria strada, così come accade a Luca con i suoi genitori che hanno deciso per lui un percorso di sofferenza e solitudine. E, a volte, capita anche che gli adolescenti siano soggiocati da stereotipi sociali e dal timore di non essere accettati all’interno di un gruppo che assume forza nella loro esistenza e non li fa emergere come individui. I ragazzi giovani ancora non hanno risorse emozionali adatte a superare la paura di camminare da soli nella vita e ciò è esattamente quanto accade a Luca che non vuole diventare il ragazzo di Laura per non essere “preso in giro” dai suoi amici, pur volendole bene.
L’asprezza e la crudezza dei suoi atteggiamenti nei confronti di Laura sono dovuti al solo timore di perdere la sua credibilità all’interno del gruppo. Una scommessa, un gioco scriteriato promosso dal gruppo porterà entrambi i ragazzi a vivere un’esperienza dalle conseguenze inattese.
La trama si snoda sull’asse dell’amore tra un uomo e una donna e mi piace molto l’idea dell’amore che la scrittrice dà in apertura del secondo capitolo del libro <<L’ amore é, per definizione, qualcosa di indefinibile e intangibile, non lo puoi misurare né quantificare, però c’é, esiste e condiziona tutta la tua vita, altera i tuoi stati d’ animo, può farti passare dall’euforia alla depressione nel giro dipochi minuti>>.
Angelo (in)desiderato di Nadia Milone è una favola moderma, fresca e pulita, scritta in modo scorrevole e delicato, e la trama è decisamente realistica, in quanto le vicende ivi narrate possono accadere a qualsiasi adolescente e in ogni tempo. E’ una storia universale, perché i sentimenti descritti in essa sono universali. E’ una storia che lascia un messaggio positivo, un messaggio di ottimismo nella vita, per via di quella piccola luce della speranza che apre le porte a un mondo migliore.

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