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10º Incontro poetico di poesia Fast a tema. “L’Inferno” (1ª parte)

10º Incontro poetico di poesia Fast a tema. “L’Inferno” (1ª parte)

“Nell’involucro”– Fast (Maria Delvecchio- Marina Delvi) (vincitrice ex aequo)
Persa nel buio nella strada della vita,
scorgo luci abbagliare sorrisi…
è un teatro a cielo aperto,
sono fari come stelle che illuminano l’involucro
fatta di stagnola che specchia,
che luccica, che riflette un’immagine costruita;
è un involucro paradisiaco
ma dal contenuto dell’inferno,
fatto di luce artificiale… da un calore che scotta,
dal rosso colore della vergogna,
dall’ignudo di un animo che brucia di successo
nel lancio dal vulcano del potere.
È l’inferno nell’inferno,
è un credere a una meta dove pochi possan arrivar…
è un ritorno perso nel finito mortale.

“Inferno” – Fast ( Rossana Roxie Lozzio)
questa vita trascorsa nel vuoto
che mi costringi a navigare…

“Fuoco”–  Fast (Sebastiano Impalà)
In questa sera calda
di fumi e di passioni
mai sopite
un inferno di sangue
scorre nelle mie vene.
Pazzo di te
erro per le vie della città
senza meta sicura,
incrocio i tuoi occhi ardenti.
Dammi i tuoi baci
che mai mi saziano,
strappami la carne
con i tuoi denti caldi
e lasciami morire,
dentro il tuo fuoco.
Ebbro nell’anima
e contento.

“L’inferno”– Fast (Michela Zanarella)
Ci sono porte di fuoco
anime in bilico
oltre i tempi.
Oscuro è il destino
appeso alle forche.
Raccoglie il tuono
del male che non dorme,
l’odore di peccato,
la cerchia
di demoni astratti
che alza le fiamme.

“L’inferno” – Fast (Cristina Parente)
L’inferno è una stanza senza tempo
un salto nel vuoto appesi al soffitto
per poi cadere lentamente in un letto
di cenere e ossa, sudario d’un corpo imperfetto
L’inferno è la stagione degli amori mai nati
un prato di petali secchi conficcati nel petto
un vicolo cieco pieno di urla e dolore
tu ed io che ci rincorriamo come bestie in calore
L’inferno è un mondo lontano da tutto e da tutti
simulacro di orrori e di vendette impunite
un seguitare di fiaccole accese nel buio solenne
quando una luna ingannevole s’inchina e svanisce

“Volo tra le Fiamme” –Fast (Alberto Prati)
Ballo con le tue note
Sopra un nero lago, le mie braccia a te devote
Ascolto e ti sento
non mi hai dato momento
rifiuto nel mio profondo sentimento
No
Angelo caduto sono diventato
Perchè il tuo mondo ho tanto amato
Precipito tra le calde fiamme
Rosse, crepitanti, purificatrici
Ali carbonizzate
Non è il mondo che merito
Ma senza te son solo detrito
Brucio al centro della terra
Divampo oltre l’infinito
Si
Briciole carbonizzate
Nere lacrime accorate
Nel mio inferno
il mio amore discerno

“Per te…andrei all’Inferno” – Fast (Rosa D’Agostino)
Avessi un tuo sorriso,
darei l’anima al diavolo,
camminerei sul fuoco,
mi brucerei felice,
affronterei il diavolo,
farei un patto e poi
toccherei il cielo.
Per un tuo bacio
l’inferno sarebbe il paradiso,
io e te
uniti nelle fiamme,
brucianti di passione.
paradiso e inferno,
ma la mia anima è qui
e non trova pace.

“Fuoco” – Fast (Lucio Freni)
Finalmente
si intrecciano urlando
la quercia vecchia
e la silenziosa acacia.

“Io e te” – Fast (Justine Joly)
I nostri corpi intrecciati
Siamo fuoco io e te
L’inferno è il nostro paradiso.

“Libero arbitrio” – Fast (Giamcarlo Ibba)
Nel vuoto dell’essenza,
come un anonimo servo,
assuefatto alla mia condizione
dalla tavola del mio Signore
raccoglievo briciole di consenso.
Era questo il mio destino?
Mai pensiero fu più reietto.
Onnisciente, come sempre.
Egli non gradì il mio dubbio.
Parole di pietra mi scagliò,
rabbioso di sdegno,
precipitandomi nell’Inferno
creato per il suo diletto.
Caddi,
scavandomi il mio Regno e la mia prigione…
io, il Portatore di Luce,
costretto alle Tenebre,
da un Dio egoista.

‎”Il vero inferno “  – Fast (Stefano Balestrieri)
Nel calore del fuoco
avvolti in un abbraccio,
noi anime libere ,
per un amore desiderato, bruciamo,
consumando noi stesse,
in questo luogo ,
sinonimo di perdizione,
peccato, oblio e volgar diletto.
E da qui,
che invece è luogo dei sensi,
degli istintinti e dei tormenti,
dei piaceri e dei godimenti,
e della somma tutta
dei più intensi sentimenti,
guardiamo il vero inferno
di un mondo miope e frustrato,
che nega se stesso,
ingabbiandosi in un dover esser comune
seme di follia e odio.

“L’Ade più feroce” – Fast (Oliviero Angelo Fuina)
E’ di questo mondo illuso,
Caronte solo mentale,
il traghettare le colpe
nell’onta più moralista;

i personali demoni
pungono il nostro presente
dentro il passato riflesso
dell’addomesticamento.

E’ vicino il Paradiso
dentro l’angolo di un cuore
ma quando perdo il tuo sguardo
vinco l’Ade più feroce.

“L’inferno condanna” – Fast (Vincenzo Monfregola)
“… Trafitta, confusa,
esclusa…”

Lame di ghiaccio
in un inferno di fuoco;
uccide un’anima
non pronta alla resa,
estranea all’ira
alla lussuria,
assente in un mondo
che mondo non è

“… l’inferno
condanna…”

“All’inferno” – Fast  (Barbara Villa Matropierro)
Nel punto più alto
proprio lì in cima
l’aria è gelida
l’anima trema
il cuore sorride
poi l’incredibile
e un attimo dopo
…l’inferno.

E’ la volta di Ilario, il mio neurone Solitario –Fast (Oliviero Angelo Fuina)
I mmaginaria
N emesi,
F uoco
E terno
R invigorito
N ell’
O ssessione.

“Condannami” – Fast (Rossana Lozzio)
Il peccato, la condanna…
allora, l’inferno esiste.
Mi basta sprofondare nei tuoi occhi
dove fiamme accese e silenziose
m’inducono a cadere in tentazione
e a dimenticare chi sei e a chi appartieni.
Sperimenterei l’inferno
se me lo consentissi…
avviluppata al tuo corpo,
nell’incendio dei sensi,
anche per una sola volta,
piuttosto che continuare a vivere
nel delizioso incanto del sogno che sei
e che rappresenti da sempre.

“Andrei all’inferno” – Fast (Enrico Bellotti)
per te
solo per te
aprirei le porte dell’inferno
e lo farei diventare
paradiso

“Inferno” – Fast  (Fede Giovanni Rega)
Nemico acerrimo del paradiso
Inferno
Fuoco, fiamme, peccato
Inferno
Forse punizione,chissà
Eppur
Basta guardarsi intorno
Stragi, guerre, tragedie
Non ti sembra già la realtà
Un Inferno?!

“Inferno” – Fast (Federico Cervigni)
Ammazzo il tempo.
Lascio che il tempo mi uccida.

“L’Inferno che non pensi”– Fast (Oliviero Angelo Fuina)
L’Inferno si può pensare algido
quando il foglio è bagnato all’accensione
ed è il silenzio che grida dannato
mentre il tempo non scandisce l’inchiostro.

A volte è terra deserta, l’Inferno,
quando labbra non irrigano un cuore
ed ogni sorriso brucia radici
da non poter rinascere in speranza.

Ma l’Inferno spesso non sembra Inferno
quando un pianto brucia nel fuoco fatuo
e vane scintille giocano nel vento
spettinando comunque le emozioni.

E’ asettico l’Inferno che fa male
mentre nel fuoco tutto si riaccende.

“Inferno”– Fast (Regina Re)
C’è chi si suda la pace eterna
e chi manda all’inferno la vita.
C’è chi non avrà mai la pace
e dell”eterno inferno si compiace.

“Inferno” – Fast (Lucio Freni)
Ci sono i tuoi occhi
che cercano la mia schiena,
i tuoi passi che affondano nei miei,
il tuo odore nella mia casa
le tue mani sul mio petto…
…e nel mio portafogli.
Fottuta ex moglie.

Breve recensione alla poesia “Nell’involucro” di Maria Delvecchio (Marina Delvi), vincitrice ex aequo con Monica Pasero di questo  10º Incontro Poetico, a cura di Elisabetta Bagli

Con la poesia “Nell’involucro”, la poetessa Marina Delvi esprime l’intima esigenza di ribellione al mondo circostante che accetta solo un bell’involucro costruito  e luccicante, che attrae per la sua brillantezza. Ma tale involucro nasconde al suo interno un inferno, “un animo che brucia di successo” e che altro non è che la perdita di se stessi, non solo all’esterno, accondiscendo alle convenzioni sociali per essere accettati, ma anche del proprio IO che ormai non riesce a discernere l’involucro dalla sua reale natura. È il rischio che corriamo tutti noi quotidianamente appena apriamo gli occhi, dover prendere la maschera che abbiamo depositato sul comodino durante la notte e metterla sul nostro viso per poter avere un’esistenza meno conflittuale di quella che ci aspetterebbe se non las indossassimo. Complimenti, Marina!

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