blogger editorm scrittrice EWWA Francesca Giuliani L'altra faccia amore non riesco a saziarmi di libri

Intervista a Francesca Giuliani, scrittrice, editor e blogger

Intervista a Francesca Giuliani, scrittrice, editor e blogger

a cura di Elisabetta Bagli

Oggi mi trovo in compagnia di una giovane ragazza, Francesca Giuliani, scrittrice, editor e blogger che è da poco entrata a far parte di EWWA, la European Writing Women Association. Ho pensato di farle alcune domande per conoscerla meglio e per poter comprendere come vede il suo futuro in questo mondo fatto di parole e libri.
E: Francesca, sei giovanissima eppure hai già fatto tante cose. Quale, tra le attività che accompagnano la tua vita immersa nella letteratura, è quella che prediligi?
F: Scrivere ed editare testi. Vanno di pari passo, se la battono sul podio da anni e nessuna cosa vince mai sull’altra. Se da una parte fare l’editor mi dà enormi soddisfazioni, senza scrivere non saprei praticamente vivere. Ecco, scrivere ed editare per me sono come azoto e ossigeno: senza non posso respirare e con solo un elemento non si va molto a lontano.

E: Nel tuo curriculum, oltre a una recente laurea in Lettere Moderne (io c’ero quando ti ho visto incoranata e ho toccato con mano la tua emozione, ma non lo diciamo in giro!) c’è un diploma alla RAI. Ti piacerebbe lavorare per la TV, magari come sceneggiatrice?

F: Mi piacerebbe lavorare in qualsiasi ambito che riguarda l’editoria, ma certamente diventare un giorno un’autrice RAI è un sogno bellissimo. C’è una mia omonima che lo fa già, quindi forse il destino guarderà due volte allo stesso nome…
E: Ormai la crisi nel settore dell’editoria è tangibile in ogni senso. Pensi che tale situazione abbia un fondamento nell’avvento degli e-book?
F: Ritengo, e non me ne vogliano coloro che asseriscono l’esatto opposto, che in Italia oltre alla crisi economica ce ne sia una ben peggiore: la crisi intellettuale. A parità di prezzo, e anche oltre, si sceglie di andare allo stadio, in discoteca, a comprare l’ultimo iPhone, quando un buon libro si trova anche a prezzi stracciati. Con gli ebook diminuiscono coloro che usano le scuse come «non mi porto il peso dietro» o «costano troppo», ma anche lì i dati parlano chiaro: in Italia si legge poco e quel poco è riempito da scrittori sovrastimati. Ma è sempre meglio di niente! Una chicca per i tuoi lettori: gli uomini leggono più ebook delle donne. A oggi non si è ancora capito il perché, ma i maschietti non amano il libro stampato.
E: Molte librerie stanno chiudendo proprio perché non riescono a sostenere questo momento. Come credi che debbano modificare il loro modo di vendere i librai per poter rendere attraente l’entrare in una libreria e comprare un libro?
F: Ti racconto un fatto che mi è successo proprio sabato scorso. Sono andata alla Arion per comprare un libro per mia madre (che festa della mamma sarebbe senza un libro?). Ero contenta perché quel giorno era un Arion Day, quindi mi avrebbero dovuto applicare lo sconto del 15%. Uno sconto esiguo, certo, ma che era di mio diritto. La commessa, dopo lo scontrino, mi ha detto che glielo dovevo ricordare io. Naturalmente ho pagato, senza fare scenate, ma ci sono rimasta molto male. Sarà sicuramente il caso di quello specifico punto vendita, ma i prossimi acquisti li farò altrove. Oltre a consigliare ai librai di non fare gli gnorri, mi piacerebbe che fossero preparati sui romanzi che vendono e che alla domanda «di che parla» di un cliente occasionale non gli propinino la lettura ad alta voce della quarta di copertina.
E: Per mestiere fai un ampio uso delle reti sociali, promuovendo autori, intervistandoli e facendo recensioni ai loro libri. In che misura pensi che questi siano dei validi supporti per la promozione dello scrittore e del suo libro?
F: Sono validissimi! Non hanno effetto nell’immediato, magari, ma il nome inizia a circolare. Oggi se ne parla in un blog, domani in un altro, dopodomani il potenziale lettore si fa un giro su Amazon e lo aggiunge sul carrello perché «l’ho letto da qualche parte, non ricordo dove». Certo, non si tratta di vendite esorbitanti, ma bisogna anche vedere se si cerca di essere apprezzati come autori o si punta alle vendite. In questo ultimo caso o siete Fabio Volo o smettete si scrivere: di letteratura, salvo casi rarissimi, non si campa.

E: EWWA è una realtà della quale anch’io faccio parte che sta prendendo sempre più piede nel mondo letterario e non solo. Cosa ti ha spinto a desiderare di farne parte?

F: EWWA la conosco di fama da un anno abbondante, ma non avevo mai avuto l’occasione di conoscere le socie fondatrici o vedere con mano ciò che fanno. Poi, un sabato, tra uno stage universitario e uno sciopero dei mezzi, sono riuscita ad arrivare a uno dei loro incontri. Amore a prima vista. Si parlava di commedia romantica, un genere che fino a qualche anno fa evitavo come la peste e che, come gli amori più belli, mi ha poi conquistata. Ne ho parlato anche sul mio sito http://nonriescoasaziarmidilibri.com/2015/04/19/incontro-con-gli-autori-della-commedia-romantica-targato-ewwa/
Essere socia EWWA ti fa sentire parte di una bella famiglia, formata da donne intelligenti, colte, brave, appassionate, motivate… Donne con la D maiuscola.
E: Come vede il suo futuro Francesca Giuliani?
F: Immersa in mille progetti, come al solito. Non ho mai passato più di due giorni, da che ne ho memoria, senza avere almeno tre o quattro idee in mente, siano state di scrittura, progetti di lavoro, editing o lettura.
Se potessi esprimere un desiderio, davanti a una torta di compleanno con le candeline accese qualche mese prima del previsto, soffierei con tutta me stessa sperando di diventare un’autrice di successo. 
E: Ti ringrazio per questa bella chiacchierata tra amiche e non vedo l’ora di arrivare a Roma per parlare con te davanti a un bel cupcake! Come vedi, non mi dimentico dei dolci gusti della nostra nuova compagna di avventura!
F: Sono io a ringraziare te per lo spazio concessomi e a tutti i tuoi lettori per essere arrivati a leggere questa ultima frase.
Elisabetta Bagli

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